Nature Communication: Controllare i geni con la forza del pensiero? 

Ci sono riusciti i ricercatori del Politecnico di Zurigo che, usando le onde cerebrali hanno potuto “convincere” i geni a produrre particolari proteine. Si è così visto che i livelli di proteina cambiavano a seconda dello stato d’animo.

neuro scienceCommenti del Prof. Giuseppe Novelli, Rettore dell’università Tor Vergata di Roma e della Prof.ssa Maria Letizia Salvi, Presidente SIMOH, già Professore di Biologia Molecolare all’Università Cattolica.

 

Con buona pace dei vecchi riduzionisti, la moderna ricerca scientifica dimostra che è possibile entrare nelle onde cerebrali, trasferirle senza fili a una rete di geni e regolare la loro conversione nel tipo di proteine voluto.

E’ la ricerca sui campi elettromagnetici che avanza.

“Essere in grado di controllare l’espressione genica con la forza del pensiero è un sogno che abbiamo inseguito per oltre un decennio”, afferma Martin Fussenegger, professore di Biotecnologia e Bioingegneria nel Department of Biosystems (D-BSSE) a Basilea, in Svizzera.

Oggi questo sogno, degno dei migliori film di fantascienza, sembra esser diventato finalmente realtà.

I risultati di questo lavoro sono stati  pubblicati a Settembre 2014 su Nature Communications, in uno studio (Mind-controlled transgene expression by a wireless-powered optogenetic designer cell implant) condotto dal Gruppo di ricerca svizzero guidato proprio dal Prof. Fussenegger, il quale definisce unico nella sua semplicità il sistema ideato per il controllo mentale del rilascio di proteine.

Prof. Martin Fussenegger

Prof. Martin Fussenegger

“Per la prima volta – dice il ricercatore svizzero – siamo stati in grado di accedere alle onde cerebrali umane, trasferirle in modalità wireless a una rete genica e regolare l’espressione di un gene a secondo del tipo di pensiero”.

Inspirato al gioco Mindflex, l’impianto sviluppato dal gruppo di ricerca è costituito da una cuffia speciale che registra con un sensore frontale le onde cerebrali. L’elettroencefalogramma così registrato è quindi analizzato e trasmesso in modalità wireless ad un controller, che a sua volta regola un generatore di campo elettromagnetico.

La corrente elettrica generata alimenta una lampada a LED che emette luce nel vicino infrarosso; quando questa si accende illumina una camera di coltura contenente cellule geneticamente modificate.

Dal momento in cui ciò avviene, le cellule iniziano a produrre le proteine desiderate.

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