RM__1155Le cellule staminali – ha affermato ancora Ventura – ossia un tipo di cellule che hanno la capacità di trasformarsi virtualmente in tutti i tipi cellulari che compongono un individuo adulto, possono trasformarsi in cellule miocardiche, le unità contrattili del cuore, quando esposte a campi magnetici di frequenza estremamente bassa (ELF-MF ndr).

Tali campi radioelettrici agiscono anche come una sorta di “macchina del tempo”, capace persino di riprogrammare le cellule umane adulte somatiche non-staminali, come i fibroblasti della pelle, in tipi cellulari verso i quali tali cellule non si sarebbero mai altrimenti indirizzate, quali i cardiomiociti, cellule vascolari, neuroni e cellule muscolari scheletriche.

Queste scoperte – ha aggiunto la scienziato – dimostrano che il destino delle cellule staminali può essere modulato in modo estremamente significativo da energie fisiche. L’uomo sta lavorando ad una scala in cui la biologia, le nanobiotecnologie, la chimica, la fisical’ingegneria e l’architettura convergono, creando il potenziale reale di un impatto con ogni aspetto della nostra vita.

Prof.ssa Maria Letizia Salvi

Prof.ssa Maria Letizia Salvi

L’equazione “vedere è credere” – ha concluso il Prof. Ventura – non si applica al mondo delle nanotecnologie e della biologia molecolare vista con gli occhi della Fisica Quantistica.

Su una scala atomica e molecolare, i dati sono registrati “sentendo e sondando” in una maniera molto astratta, cosa che richiede interpretazioni complesse e approssimate: non vi è nulla di anche remotamente visibile da creare “prova dell’esistenza”.

L’immaginazione e la creazione di una narrativa divengono così necessarie per descrivere ciò che viene “sentito”, non visto.

Noi abbiamo un crescente bisogno di intuire e di separare “il contenuto informazionale” della vita dal suo “substrato materiale”.

L’informazione è da ritenersi l’essenza della vita.

Nel corso della bella e seguitissima cerimonia – presieduta dal Prof. Roberto Russo, già Primario del Policlinico Umberto I dell’Università La Sapienza – sono intervenuti il Dott. Giuseppe Perroni, Presidente del Nobile Collegio Chimico-Farmaceutico, e il dr Mattia Canetta della Direzione Scientifica della SIMOH; ed il prof. Massimo Castagnola della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma.

Numerosi i messaggi augurali prevenuti per l’occasione, tra i quali quello del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Donato Marra e quello del Presidente della Regione Lazio, On. Nicola Zingaretti.

Prof. Roberto Russo

Prof. Roberto Russo

L’evento si è svolto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio di Roma Capitale e dell’Accademia Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana (A.I.M.O.H.).

Una particolare e sentita commozione si è avuta in sala quando la Prof.ssa Maria Letizia Salvi ha preso la parola per ricordare ai partecipati la figura ”luminosa e sempre per noi presente” del Prof. Antonio Negro – Fondatore, Maestro e ”vera e propria anima vitale” dell’Istituto SIMOH, nonché caposcuola dell’omeopatia italiana -scomparso a Roma il 25 marzo 2010 alla veneranda età di 102 anni.

Al caloroso applauso dei partecipanti, era presente in sala il figlio del Professore, il Prof. Paolo Negro, Ordinario di Chirurgia Generale alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma – La Sapienza.

Dott. Giuseppe Perroni

Dott. Giuseppe Perroni

di Alessandro Cenci

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