Gli scienziati stimano che la febbre gialla abbia avuto origine in Africa intorno al 3000 a.C.

È iniziata con un impatto minore nei villaggi locali, crescendo nella gamma delle grandi città.

Alla fine, con l’aumento del commercio globale e della schiavitù, le zanzare sono arrivate per il viaggio. I barili d’acqua delle navi consentivano di sostenere la larva di zanzara, mentre molti schiavi africani agivano come ospiti ignari della febbre gialla.

La febbre gialla è stata paragonata al colera nel suo drammatico e devastante impatto.

Dal 1800 al 1879 apparve negli Stati Uniti ogni anno con due eccezioni. In alcune aree del sud era talmente comune che era endemica. Oltre 4.000 dei 27.000 abitanti rimasti a Philadelphia in estate e autunno morirono nella ben nota epidemia del 1793.

La mortalità dalla febbre gialla variava da un’epidemia all’altra, ma veniva spesso registrata passando dal 20% al 70%; tuttavia, secondo Osler, la mortalità in alcuni casi è andata scendendo fino al 15% e in altri casi è salita fino al 85% come l’epidemia che ha devastato Philadelphia nel 1793.

Nel 1850 la febbre gialla si diffonde con grande gravità a Rio de Janiero, uccidendo centinaia di vittime. In questo contesto la Societade portoghese do Beneficiencia aprì un’infermeria medica per il trattamento dei poveri attaccati da questa epidemia.

Questa infermeria fù aperta sotto il nome di Enfirmaria de S. Vicente de Paulo, il 1 marzo 1850, in una grande casa, contenente letti, medicinali, dieta, medici, infermieri e tutte le rsources della religione. La medicina omeopatica è stata impiegata esclusivamente in infermeria, e i medici chiamati ad agire in questo presidio sanitario furono il Dr. Joao Vicente Martins, Direttore; il Dr. Francisco Alves Moura, la dr.ssa. José Henrique Medenos, e il Dr. Giovanni Francisco Gomes.

Durante i tre mesi della sua attività  furono presi in carico 448 pazienti e la mortalità risultò essere molto inferiore a quella delle infermerie mediche convenzionali.

Dal 15 febbraio al 30 aprile 1851, la documentazione redatta dal personale medico dell’Ospedale di Rua de Quitado di Rio de Janeiro dimostra che su 3.256 casi con febbre gialla trattati omeopaticamente i decessi furono 227, con una mortalità del 7.0%.

Questi dati si aggiungono a quelli contemporaneamente documentati dal Dr. Francis Goding durante l’epidemia di febbre gialla alle Barbados nel periodo 1852-53. Gli annali riferiscono, infatti, che il Dr Goding trattò omeopaticamente 308 casi di malati con febbre gialla, con 10 morti: una mortalità del 3.25%.

Fonti:
* William G. Rothstein. American Physicians in the 19th Century. From Sects to Science. Baltimore and London : The Johns Hopkins University Press, 1992, 59-60.
* Kenneth F. Kiple (ed.). The Cambridge World History of Human Disease. Cambridge: Cambridge University Press, 1993, 1100.
* William Osler. The principles and practice of medicine. 8th ed. New York : D. Appleton and Company, 1912 : 356-361.
* Alexander José de Mello Morales. Homoeopathy in Brazil. Transactions of the World’s Homœopathic Convention of 1876, vol. II, 418.
* International Homœopathic Medical Directory 1911-912. Edited by J. Roberson Day and E. Petrie Hoyle. London : Homœopathic Publishing Company, 1911 : 18.
* Francis Goding. Yellow fever. A letter to Dr. Carroll Dunham. Philadelphia Journal of Homœopathy 1853; 2 : 161-179.

* Disclaimer: si prega di notare che si tratta di statistiche storiche sull’uso dell’omeopatia alla fine degli anni ‘ 1800. Si prega di consultare un medico autorizzato per qualsiasi grave condizione medica.