La rete socio-sanitaria di Omeopatia SIMOH consente ai pazienti di accedere a Servizi di Osteopatia

Il servizio viene svolto in collaborazione con la SPAZIO MOVIMENTO SSD Società sportiva dilettantistica a r.l. ed è attivo nell’ambito dell’Area Simoh Homeopathic Human Kinetics 

Per info e prenotazioni: Tel. 06.5747841Servizio Orientamento Pazienti

Cos’è l’ Osteopatia

Definizione del dizionario medico Dorland (1957)
L’osteopatia è un metodo terapeutico ideato da A.T. Still, basato sul principio che il corpo è capace di fabbricare dei rimedi propri contro le malattie, quando le sue relazioni strutturali sono normali, la sua nutrizione è buona ed è inserito in un buon ambiente.

Tre grandi principi
A.T. Still enunciò i tre grandi principi dell’Osteopatia:

  • Unità del corpo
  • La struttura governa la funzione
  • Il ruolo dell’arteria è supremo

La risultante: un automantenimento, un’autoguarigione del corpo

Che Cosa Cura

Indicazioni meccaniche

L’aspetto meccanico dell’osteopatia è il più conosciuto e rappresenta la grande maggioranza delle consultazioni osteopatiche. Poiché riassesta le ossa, i muscoli ed i legamenti, è ovviamente indicatissima nel trattamento delle patologie meccaniche:

  • Colonna vertebrale: dolori e disfunzioni, con o senza irradiazioni, tipo: sciatiche, cruralgie, lombalgie, lombo-sciatalgie, nevralgie intercostali, dorsalgie, cervicalgie, nevralgie cervico-brachiali, torcicollo, ecc.
  • Arti: dolori e disfunzioni di tutte le articolazioni, come distorsioni, tendiniti, blocchi, “reumatismi” ecc.
  • Cranio: dolori e disfunzioni come: mal di testa, emicranie, certe affezioni di carattere ortodontico e della mascella, nevralgie facciali, alcuni problemi degli occhi, sinusiti, le affezioni craniche dei bambini piccoli legate al parto, ecc.
  • Visceri: I visceri, come tutti gli organi del nostro corpo, si muovono e dunque possono “bloccarsi”. I loro movimenti dipendono da loro stessi e dalle strutture muscolari e membranose adiacenti. È stato dimostrato che un rene percorre circa 600 metri al giorno nella sua cavità! Se ne percorre solo 300 funzionerà meno bene e ci saranno maggiori possibilità che si ammali.
    Quando una lampadina elettrica non si accende, il problema può trovarsi nell’interruttore (la colonna vertebrale) oppure nella lampadina stessa (i visceri), così, problemi quali coliche epatiche, cattiva funzionalità della colecisti, gastrite, colite, diarrea, stipsi, cistite, certe forme di sterilità così come i problemi legati al ciclo mestruale possono trovare rimedio nell’osteopatia.

Indicazioni generali

Abbiamo visto che per essere in buona salute è necessaria l’integrità del nostro sistema di regolazione neurologico, del nostro sistema ormonale, circolatorio e della nostra “struttura”. Le indicazioni generali saranno, dunque, i disturbi funzionali, cioè tutto ciò che funziona male.

Lo scopo è quello di favorire le reazioni normali dell’organismo, favorire cioè le nostre possibilità di autoguarigione, di autoriparazione. La natura è nello stesso tempo il medico ed il farmacista di se stessa. Fino a quando è possibile ripristinare lo stato di salute, le patologie di qualunque tipo esse siano, sono di competenza dell’osteopatia.

L’osteopatia fasciale interviene sul tessuto fasciale del corpo umano, che comprende legamenti, muscoli, membrane, cartilagine, ossa, eccetera. Il trattamento osteopatico che interviene sul tessuto fasciale è finalizzato a riequilibrare il corretto funzionamento di tutto il corpo. Per questo è fondamentale avere una conoscenza dell’anatomia umana minuziosa. Il “Sistema Fasciale” è, infatti, il mezzo di collegamento e di relazione fra le varie strutture corporee. Questo è il motivo per cui in osteopatia si parla di “globalità dell’individuo”, perché spesso un dolore in una zona corporea è solo un sintomo e la causa può essere altrove.

Il trattamento osteopatico fasciale è, inoltre, fondamentale affinché i risultati delle correzioni articolari si mantengano nel tempo. Un trattamento di riequilibrio posturale osteopatico non si limita al solo trattamento manipolativo strutturare ma in molti casi necessita di un trattamento osteopatico fasciale.

Il trattamento osteopatico fasciale mira a correggere il movimento di trazione della fascia e ad avere un rilasciamento sulla tensione dei tessuti per garantire una corretta omeostasi in ogni singola parte del corpo.

Il limite dell’osteopatia si ha quando la malattia ha raggiunto uno stadio tale per cui provoca gravi lesioni anatomiche. In questo caso si è arrivati ad un punto di “non ritorno” ed il trattamento osteopatico risulta inefficace.

Le controindicazioni

Il campo d’azione dell’osteopatia è, dunque, quello della medicina funzionale ed esclude quindi tutte le lesioni anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. In questi casi, non si tratta più di cercare il “punto debole” che ha permesso l’instaurarsi della malattia, ma di agire urgentemente, poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le sole difese dell’organismo. A questo punto è necessario un “aiuto esterno” per lottare contro l’aggressore o ristabilire equilibri alterati.

Ad eccezione di questi casi estremi, l’osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati.

 

Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana
www.omeopatiasimoh.org– info@omeopatiasimoh.net
Tel. 06.5747841 – Fax 06.57288203

Tagged with →