Dr Constantine Hering

Storia della medicina e delle scienze naturali

Nel 1830 il dottor Constantine Hering donò un esemplare di Bushmaster sudamericano (Lachesis muta) alla Academy of Natural Sciences of Drexel University – Philadelphia.

Fondata nel 1812, l’Accademia di scienze naturali della Drexel University è tra i più importanti musei di storia naturale degli USA, dedicato alla comprensione e alla salvaguardia del mondo naturale.

Presso l’Accademia, il responsabile della raccolta erpetologica è Ned Gilmore.

Negli ultimi 250 anni, la storia della scienza è costellata da numerosi fatti, frutto di esperienze scientifiche promosse e sviluppate anche da molti medici e ricercatori legati ai modelli sperimentali e clinico-terapeutici propri della medicina omeopatica.

A Filadelfia, ad esempio, negli USA, The Academy of Natural Sciences – la più antica istituzione di scienze naturali nell’emisfero occidentale – ospita esemplari di serpenti provenienti da tutto il mondo. Ma due dei serpenti più famosi della collezione dell’Accademia sono i bushmaster sudamericani, esemplari particolarmente noti per il loro ruolo nella storia dell’omeopatia.

South American bushmaster specimen donated by Constantine Hering

Il Dr Constantine Hering, uno dei primi pionieri dell’omeopatia, usò questi serpenti per estrarre il veleno che utilizzò per sviluppare in laboratorio il rimedio omeopatico chiamato Lachesis mutus.

Hering aveva studiato originariamente le ricerche sperimentali del medico tedesco Samuel Hahnemann, fondatore dell’omeopatia, al fine di smentire la sua legittimità scientifica. Invece, procedendo negli studi, egli è diventato uno dei contributori più influenti dell’omeopatia ed è in tal senso considerato il fondatore dell’omeopatia americana. 

Nel 1827, Hering andò in Suriname, in Sud America, per condurre ricerche biologiche per il suo governo. Ottenuti dalle popolazioni locali questi serpenti (noti anche come crotalo muto o surucucù), egli ha munto da loro il veleno e durante gli esperimenti, nel tentativo di trovare un vaccino per il vaiolo, si è accidentalmente intossicato con una piccola quantità di veleno. In questo modo egli fece una prima drammatica sperimentazione su se stesso del veleno di serpente: una prima prova di Lachesis mutus, a cui seguiranno decine e decine di sperimentazioni non più a dosi tossiche ma a diluizioni e dinamizzazioni crescenti, condotte con metodo e disciplina annotando tutti i sintomi patogenetici sperimentali ottenuti.

Nel 1830, Hering donò gli esemplari alla collezione dell’Accademia. E questi esemplari sono ancora oggi famosi nelle comunità delle scienze naturali e della medicina omeopatica in particolare.

Homeopathic Snake: il famoso bushmaster sudamericano
Questo serpente è un bushmaster sudamericano (Lachesis muta). Una delle più grandi e pericolose vipere dell’emisfero occidentale. Questo particolare esemplare occupa anche un posto speciale nella storia dell’omeopatia. Fu donato alle collezioni dell’Accademia nel 1830 da un membro corrispondente, il dr Constantine Hering, che era di stanza nella colonia olandese del Suriname.

Il Dr Hering, nato e istruito nel regno tedesco di Sassonia, si trasferì definitivamente negli Stati Uniti nel 1833 e divenne presto una forza trainante nell’istituzione della medicina omeopatica.

Egli ha contribuito a fondare il Philadelphia Medical College of Homeopathy nel 1848. Questa istituzione sarebbe poi diventata l’Hahnemann Hospital e poi il Drexel University College of Medicine.

 

Il primo edificio in cui tenevano le lezioni l’Hahnemann Medical College e il Woman’s Medical College of Pennsylvania. Foto per gentile concessione di Legacy Center Archives, Drexel College of Medicine.

L’esemplare di Lachesis muta conservato presso l”Academy of Natural Sciences è veramente notevole. Sia perché è il grande serpente velenoso – la cui lunghezza supera di gran lunga i due metri – da cui Hering ha estratto il veleno con cui ha sviluppato sperimentalmente il medicinale omeopatico chiamato Lachesis mutus. Sia perché costituisce la fonte di una delle principali ricerche scientifiche condotte in campo medico correlando fra di loro, da una parte i dati tossicologici scoperti dopo l’accidentale ingestione del veleno; e dall’altra i dati patogenetici sperimentali ottenuti testando le alte diluizioni e dinamizzazioni del veleno su uomo sano.

Questo medicinale è ancora oggi ampiamente utilizzato in medicina omeopatica per il trattamento di una varietà di quadri clinici complessi e sistemici, in malati con patologie cronico-degenerative in particolare quelle del cuore e del sistema circolatorio. Ma non solo.

Da consultare:
– The Forgotten Founders of Drexel Institutions/I fondatori dimenticati delle istituzioni Drexel
Our Diverse History/La nostra storia diversificata

Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana
www.omeopatiasimoh.org– info@omeopatiasimoh.net
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