Immune and Antioxidant Enzyme Response of Longfin Yellowtail (Seriola rivoliana) Juveniles to Ultra-diluted Substances Derived from Phosphorus, Silica and Pathogenic Vibrio

Homeopathy 2019; 108(01): 043-053
DOI: 10.1055/s-0038-1672197

La ricerca scientifica qui pubblicata, ha documentato l’effetto dei trattamenti omeopatici preparati a partire da Vibrio parahaemolyticus e Vibrio alginolyticus (H1) e dei medicinali omeopatici Phosphoricum acidum e Silicea terra (H2), sulla risposta immunitaria e antiossidante nei giovani di Seriola rivoliana in condizioni di coltura usuali e messe alla prova con Vibrio parahaemolyticus .

I risultati suggeriscono che l’effetto complessivo di H1 sia dovuto alla presenza di antigeni sconosciuti a basse concentrazioni, mentre la risposta a H2, in particolare durante il challenge, può essere dovuta ad un effetto stimolante delle nanostrutture, prevalentemente ottenute da tintura madre dopo diluizione/succussione sequenziale, in un percorso simile a quello attribuito ai nano-vaccini.

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Materiali e metodi: L’analisi quantitativa della reazione a catena della polimerasi è stata utilizzata per studiare i cambiamenti nell’espressione di geni chiave correlati alla risposta immunitaria, citochine (interleuchina-1β [IL-1β]), proteina adattatore per il rilascio di citochine (MyD88) e piscidina e tecniche spettrofotometriche per analizzare l’attività di antiossidanti superossido dismutasi (SOD) ed enzimi catalasi (CAT) in Seriola rivoliana giovani al 30 (fase di svezzamento [WS]) e 60 (primi giovani [EJ]) giorni dopo la schiusa.

Risultati: Il trattamento H1 ha portato a un eccesso di espressione di IL-1β e geni MyD88 nei pesci a WS e EJ rispetto al controllo, in contrasto con il trattamento H2 che ha portato alla sotto-espressione di IL-1β, MyD88 e geni piscidin a lo stadio EJ.

Nei pesci messi alla prova con V. parahaemolyticus , sia H1 che H2 hanno portato a una sovraespressione di IL-1β e MyD88; H2 ha causato una sovraespressione di piscidina. L’attività SOD era maggiore in H1 rispetto a H2 e al gruppo di controllo. La CAT è rimasta relativamente stabile con entrambi i trattamenti H1 e H2.

Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana
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