Ricerca pubblicata su Dose-Response.
International Hormesis Society.
Le cellule microgliali rappresentano quella quota macrofagica presente all’interno del Sistema Nervoso Centrale che svolge un ruolo importante nelle risposte infiammatorie, inducendo possibili risposte a numerosi mediatori come i radicali liberi derivati dall’ossigeno (ROS) e dell’azoto (RNS); i quali a loro volta possono indurre danno da stress ossidativo a carico di molti componenti cellulari quali lipidi, acidi nucleici, membrane ed organuli cellulari.
Poiché i medicinali omeopatici sono spesso utilizzati clinicamente per alleviare l’infiammazione e il livello di stress ossidativo è un noto marcatore dell’infiammazione, i ricercatori Anne Paumier, Justine Verre e Naoual Boujedaini, hanno voluto valutare l’efficacia antiossidante di diverse diluzioni di:
- Arnica montana (1CH, 3CH, 5CH, 7CH, 9CH, 30 CH),
- Arsenicum album (3CH, 5CH, 7CH, 15CH, 30CH)
- e Lachesis mutus (3CH, 5CH, 7CH 9CH, 15CH, 30CH),
applicate su cellule microgliali esposte ad un’endotossina batterica per indurre produzione di radicali liberi derivati dall’ossigeno (ROS).
La produzione endocellulare di radicali liberi derivati dall’ossigeno (ROS), è stata successivamente misurata anche attraverso reagenti fluorogenici.
I risultati della ricerca – pubblicata sulla rivista internazionale Dose Response – hanno evidenziato, rispetto alle colture cellulari di controllo, una spiccata riduzione dei livelli di stress ossidativo nelle cellule di microglia esposte al lipopolisaccaride (LPS) e trattate con i rimedi omeopatici.
In particolare le riduzioni più spiccate sono state rilevate per Arnica montana 1CH (42,1%), per Arsenicum album 30CH (35,3%) e Lachesis mutus 7CH (41,7%).
Le diluizioni omeopatiche hanno ridotto significativamente lo stress ossidativo diminuendo il livello di radicali liberi derivati dall’ossigeno (ROS).
Nel complesso, questi dati hanno dimostrato che la maggior parte delle diluizioni omeopatiche di Arnica montana, Arsenicum album e Lachesis mutus testate, hanno un potenziale effetto anti-infiammatorio riducendo il livello di stress ossidativo nelle cellule microgliali infiammate da LPS, mentre il veicolo da solo non ha avuto alcun effetto sullo stress ossidativo.
Il loro effetto, inoltre, non si è dimostrato dose-dipendente.
Viene, inoltre, confermato in particolare l’effetto anti-infiammatorio di Arnica montana, peraltro già documentato da molti altri studi di osservazione clinica.
Altri Articoli:
- Anti-inflammatory effects of Arnica montana (mother tincture and homeopathic dilutions) in various cell models.
Verre J, Boisson M, Paumier A, Tribolo S, Boujedaini N.
J Ethnopharmacol. 2024 Jan 10;318(Pt B):117064. doi: 10.1016/j.jep.2023.117064. Epub 2023 Aug 19.
PMID: 37598770 - Fibronectin Gene Up-regulation by Arnica montana in Human Macrophages: Validation by Real-Time Polymerase Chain Reaction Assay. Marzotto M, Arruda-Silva F, Bellavite P. Homeopathy. 2020 Aug;109(3):140-145. doi: 10.1055/s-0040-1708044. Epub 2020 Apr 20. PMID: 32311747
- Potential of the homeopathic remedy, Arnica Montana 30C, to reduce DNA damage in Escherichia coli exposed to ultraviolet irradiation through up-regulation of nucleotide excision repair genes. Das S, Saha SK, De A, Das D, Khuda-Bukhsh AR. Zhong Xi Yi Jie He Xue Bao. 2012 Mar;10(3):337-46. doi: 10.3736/jcim20120314. PMID: 22409925
- Effectiveness and Safety of Arnica montana in Post-Surgical Setting, Pain and Inflammation. Iannitti T, Morales-Medina JC, Bellavite P, Rottigni V, Palmieri B. Am J Ther. 2016 Jan-Feb;23(1):e184-97. doi: 10.1097/MJT.0000000000000036. PMID: 25171757 Review.