News – Austrian AMR Action Plan confirms the potential of homeopathy.

La resistenza antimicrobica è una delle maggiori minacce per la salute a livello mondiale: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). hanno lanciato insieme all’Unione europea un appello urgente per intensificare le misure per ridurre la resistenza agli antibiotici nell’ambito dell’approccio “One Health”.

L’approccio medico olistico (sistemico) è essenziale per ridurre in modo sostenibile lo sviluppo e la diffusione della resistenza, promuovere la qualità delle terapie antimicrobiche e quindi mantenere l’efficacia delle sostanze antimicrobiche esistenti.

Le prove attuali suggeriscono che il potenziale della medicina omeopatica e delle medicine complementari el ridurre il problema della resistenza agli antimicrobici dovrebbe essere preso in seria considerazione.

Ulteriori ricerche dovrebbero essere condotte in questo settore nell’assistenza sanitaria sia umana che veterinaria.

Fonte: ECHAMP 

08 aprile 2022
L’ultima versione del piano d’azione nazionale del governo austriaco sulla resistenza antimicrobica (NAP-AMR) conferma il potenziale dell’omeopatia e di altri medicinali complementari nell’affrontare la resistenza antimicrobica.

La resistenza antimicrobica è stata identificata come una delle maggiori minacce per la salute a livello mondiale. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), in collaborazione con l’Unione europea, utilizzano il Approccio “One Health” per introdurre e intensificare le misure per ridurre la resistenza agli antibiotici.

L’attuale versione del piano austriaco è stata pubblicata il 25 marzo dal Bundesministerium Soziales, Gesundheit, Pflege und Konsumentenschutz (Ministero per la protezione sociale, sanitaria, assistenziale e dei consumatori – BMSGPK). In linea con le organizzazioni internazionali, descrive i progetti e le procedure previste in Austria per prevenire le infezioni e ridurre l’uso di antibiotici in tutti i settori.

L’approccio One Health è intersettoriale e pertanto il piano include misure nei settori di attività medica e veterinaria, agricoltura, produzione alimentare e ambiente, nonché istruzione con formazione, istruzione superiore e formazione, scienza e ricerca in tutti settori. Questo approccio olistico è ritenuto essenziale per ridurre in modo sostenibile lo sviluppo e la diffusione della resistenza,

Il piano individua una serie di azioni per ridurre e ottimizzare l’uso di antibiotici negli animali. Una di queste misure consiste nell’esplorare i possibili usi di metodi medici complementari, come l’omeopatia e la fitoterapia, per mantenere o ripristinare la salute degli animali (cfr. sezione 5.3.2). Tali metodi sono suggeriti sia come supplemento alle cure convenzionali che come profilassi.

In questo, il Piano d’Azione si allinea al Regolamento UE 2018/848 sulla produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici, in vigore dal 17 giugno 2018. Ciò attribuisce importanza all’uso ottimale degli antibiotici e richiede l’uso dell’omeopatia e della fitoterapia negli allevamenti biologici rispetto al trattamento con medicinali veterinari allopatici di sintesi chimica, compresi gli antibiotici, a condizione che il loro effetto terapeutico sia efficace per la specie animale e per la condizione cui è destinato il trattamento.

Secondo il regolamento, la medicina integrativa (medicina convenzionale integrata da medicina complementare) dovrebbe essere privilegiata ove possibile. Se necessario, è consentito anche l’uso di medicinali convenzionali, inclusi gli antibiotici, per evitare sofferenze agli animali e devono essere somministrati sotto la responsabilità di un veterinario, quando il trattamento con rimedi fitoterapici, omeopatici e di altro tipo è inappropriato.

Il piano d’azione AMR austriaco identifica ulteriormente la mancanza di veterinari formati in medicina integrativa e sottolinea l’importanza di tale formazione sia a livello universitario che post-laurea, compresi agopuntura, neuroterapia, chiropratica, omeopatia e fitoterapia, in modo che possano lavorare in in linea con l’uso preferenziale dell’omeopatia e della fitoterapia specificato dal Regolamento UE.

Include piani per organizzare ulteriori eventi di formazione in omeopatia e fitoterapia per professionisti veterinari al fine di aumentare le competenze e soddisfare la domanda.

Nel suo elenco di riferimenti, il Piano d’azione include studi sulla prova dell’efficacia dell’omeopatia nelle infezioni o nella loro prevenzione e anche dati provenienti dalla ricerca sui servizi sanitari, i cosiddetti dati del mondo reale. Questi sono descritti come un’indicazione del potenziale per ottimizzare l’uso di antibiotici attraverso trattamenti omeopatici.

A questa conclusione è giunta anche una rassegna narrativa del 2019, che ha esaminato il potenziale della medicina complementare nel suo insieme in termini di riduzione dell’uso di antibiotici. La revisione sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per poter presentare prove metodologicamente di alta qualità sull’efficacia (costo).

Le prove attuali suggeriscono che il potenziale dei medicinali complementari nel ridurre il problema della resistenza agli antimicrobici dovrebbe essere preso in seria considerazione. Ulteriori ricerche dovrebbero essere condotte in questo settore nell’assistenza sanitaria sia umana che veterinaria. Rispetto ad altre strade, come l’identificazione e lo sviluppo di nuovi antibiotici, tali prove sarebbero relativamente facili e poco costose da effettuare e le potenziali ricompense potrebbero essere enormi.

I responsabili politici nel campo della resistenza antimicrobica hanno l’opportunità di esplorare e sfruttare l’approccio multisettoriale One Health per identificare aree di convergenza tra medicina convenzionale e medicina complementare e facilitare una vera integrazione, approccio incentrato sulle persone che aumenterà la salute di base di ogni cittadino dell’UE e allo stesso tempo introdurrà misure per proteggere l’ambiente. “One Health” offre un quadro innovativo in cui il nostro settore può dimostrare con maggiore successo il proprio potenziale.

Fonte: ECHAMP 

Approfondimenti:

Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina OmeopaticaHahnemanniana
Via Giovanni Miani, 8 – 00154 Roma
www.omeopatiasimoh.org – info@omeopatiasimoh.net