Homeopathy: Curative, Concurrent and Supportive Cancer Treatment Potential
– Giugno 2017 su Journal of Integrative Oncology

Oroma B. Nwanodi, M.D.

Oroma B. Nwanodi, M.D.

della Dr Oroma B. Nwanodi, M.D. Obstetrics and Gynecology, California Pacific Medical Center, Salinas CA, USA

Interessante analisi pubblicata a Giugno 2017 sul Journal of Integrative Oncology ed elaborata al fine di determinare ciò che è necessario per l’omeopatia per svolgere un ruolo più ampio nel trattamento del cancro.

Lo studio ha portato ad evidenziare che ricerche scientifiche in vitro e una serie di casi clinici retrospettivi indicano che l’omeopatia può fornire un trattamento curativo nel cancro per una serie di tumori: seno, cervice, colecisti, fegato, polmone, orale, pancreas, periampollare, pelle e stomaco. In tal senso una maggiore validità potranno avere in futuro trials randomizzati e controllati (RCT) opportunamente progettati, basati su trattamenti omeopatici riproducibili e protocolli clinici, con analisi intent-to-treat.

Se questi studi avranno esito positivo, l’omeopatia si assicurerà una posizione nel trattamento curativo, concorrente e di supporto nel cancro.

L’Omeopatia è, infatti, utilizzata dal 12 al 24% dei pazienti oncologici europei, rappresentando il 40,4% dei pazienti nei centri europei di cancro integrativo.

Nel 2011, una revisione della letteratura svizzera sull’omeopatia ha portato alla copertura dei trattamenti omeopatici nel programma nazionale svizzero di assicurazione sanitaria.

L’omeopatia per il trattamento curativo del cancro pediatrico è limitata al 7,4% nei Paesi Bassi, ma il 76,5% dei genitori tedeschi usa l’omeopatia come parte del trattamento del cancro dei propri figli.

Per svolgere questo studio, le ricerche PubMed effettuate a settembre 2016 e gennaio 2017 hanno utilizzato i seguenti termini di ricerca: “effetti collaterali, carcinoma mammario, cancro, cancro cervicale, carcinoma dell’endometrio, omeopatia, carcinoma ovarico, prevenzione, trattamento”. La documentazione Il materiale curativo, concomitante e di supporto per il trattamento omeopatico del cancro è stato elaborato a partire da queste ricerche.integrative-oncology-Literature-selection-6-194-g001

I risultati del lavoro hanno posto in evidenza che almeno cinque formulazioni omeopatiche sono risultate adiuvanti immunologici, attivando la distruzione naturale delle cellule del cancro e delle cellule infettate dal virus. Carcinosinum  ultramolecolare, Phytolacca decandra, Conium, Thuja e Klimaktoplan® sono risultati appropriati per gli studi sul cancro al seno in vivo.

Lycopodium clavatum 5C e 15C sono risultati pronti per studi sul cancro cervicale in vivo. Lo zolfo 30C può essere preso in considerazione per gli studi di trattamento di pazienti con adenocarcinoma polmonare non a piccole cellule.

L’ansia associata al trattamento del cancro, l’astenia, la depressione, la dermatite, la follicolite, le vampate di calore, l’insonnia, la nausea e il vomito e la stomatite, rispondono a numerosi trattamenti omeopatici, tra cui l‘hetero-isotherapy.

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Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina OmeopaticaHahnemanniana
Via Giovanni Miani, 8 – 00154 Roma
www.omeopatiasimoh.org – info@omeopatiasimoh.net