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Le origini e la storia
L’auricoloterapia ha origini antiche. Il pungere o massaggiare l’orecchio per trattare squilibri e malattie organiche dell’uomo è infatti una pratica antichissima, la cui origine si perde nella preistoria della medicina. 

Ve ne sono tracce fin dal 3500 a.C. negli scritti di Cabalisti (sapienti) che indicavano l’orecchio di un lato come terapia per le affezioni dello stesso lato del corpo.

Successivamente si sono occupati di auricoloterapia anche Ippocrate (dove ne porta descrizione nel Corpus Ippcratico), le grandi dinastie della Cina antica (durante la dinastia dei Ming fu messa a punto una tecnica per curare le convulsioni e le cataratte) e i Turchi nel XIII secolo.

Nel medioevo è stato un metodo ampiamente praticato dalla medicina popolare, quando frati e barbieri curavano la sciatica incidendo e facendo sanguinare l’orecchio a livello della radice dell’elice. 

Nel XVII secolo il portoghese Zacutus Lusitanus scrive la “Praxis medica admiranda” dove descriveva autentiche pratiche auricolterapiche; nel XVIII secolo l’anatomista e chirurgo italiano Antonio Maria Valsalva descriveva un punto “H” che trattava per le nevralgie dentali.

Nel XIX secolo Ignazio Colla osserva che un paziente che era stato punto da una vespa sulla parte posteriore del lobo dell’orecchio aveva sviluppato un emiplegia destra risolta dopo l’estrazione del pungiglione. Sempre nel XIX secolo questo metodo fu ripreso anche dal chirurgo di Parma, Cecconi, da Rulker di Cincinnati, da Giambattista Borelli a Torino, e da Luciani di Bastia (Corsica), il quale descrive il punto corso utilizzato tutt’ora per le sciatalgie.

Nel 1850 Joseph-François Malgaigne, a Parigi, descriveva certi disturbi motori presenti quando c’era un eczema in un punto preciso del padiglione auricolare, quando questo veniva trattato i sintomi sparivano.

 Dr Paul Nogier

Dr Paul Nogier

Paul Noiger nel 1950 a Lione visitò un paziente che era stato sottoposto a cauterizzazione di una ragione specifica dell’orecchio per una sciatica ribelle. Ipotizzò che questa regione corrispondesse alla quinta vertebra lombare, su questo pensiero disegnò un feto con la testa rivolta verso il basso, successivamente confermato in numerosi studi. Successivamente fondò l’associazione GLEM e con i suoi collaboratori tracciò una prima mappa auricolare. Oggi, con qualche piccola differenza si è quasi completamente validata questa cartografia, attraverso l’utilizzo di Potenziali Evocati e Risonanza Magnetica Nucleare funzionale.

La ricerca scientifica
Paul Nogier si può definire il fondatore dell’auricoloterapia moderna. Egli pubblica la prima cartografia nel 1956. Contemporaneamente anche in Cina cominciano a sperimentare la somatotopia dell’orecchio. Da allora numerosi studi e ricerche si sono susseguiti fino a dare la spiegazione e dimostrazione scientifica del funzionamento dell’auricoloterapia (ad opera di: Bourdiol, Kovacs, Bag, Terral, Kruger, Ondison, Alimì, Marignon ed altri).

Negli anni numerosi studi sono stati elaborati per dimostrare e scoprire il meccanismo d’azione dell’auricoloterapia, tra questi in sintesi ricordiamo:

  • Nel 1963 Neboiet scoprì che c’erano differenze di potenziali sui punti auricolari;
  • nel 1972 Bag ha determinato una differenza di potenziale di +- 8 mV da un punto all’altro dell’orecchio;
  • Nel 1975 Cloudie Terral effettua lavori di istocitologia dell’orecchio confermati poi successivamente;
  • nel 1980 Dourignon ha lavorato su punti di auricoloterapia e contemporaneamente Oleson negli USA ha coordinato uno studio sull’elettromiogramma e la stimolazione dei punti dell’orecchio e ne ha stabilito la corrispondenza esatta;
  • Ne 1987 l’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS riconosce l’auricoloterapia e nel 1990 viene stabilita la prima nomenclatura internazionale.
  • Nel 1994 il Prof. David Alimì lavora su campi elettrici ed dimostra che certe onde EEG variano nella giornata; la variazione ciclica di queste onde è correlata alla secrezione di cortisolo.  Pungendo all’orecchio il punto per la secrezione del cortisolo si annullavano le corrispondenze dei due ritmi.
  • Nel 1997 Marignon, ricercatore CNRS lavora sulla termografia e si rende conto che i punti dell’orecchio presentavano variazioni termiche in funzione della loro rappresentazione. Quando un punto auricolare si attiva vi è variazione termica.
  • Nel 1997 Alimì presenta uno studio doppio cieco – doppio placebo dimostrando che l’auricoloterapia è molto utile per i dolori di diversa natura.
  • Nel 2002 sempre Alimì ha voluto dimostrare la cartografia dell’orecchio. Attraverso una ricerca condotta con l’uso della RMNf, Alimi ha identificato e dimostrato i punti di auricoloterapia. I dati conclusivi di questo lavoro sono poi stati riprodotti in tutto il mondo con gli stessi risultati.
  • L’anno dopo, nel 2003, uno studio in doppio cieco – doppio placebo sul dolore neuropatico ha dimostrato l’efficacia dell’auricoloterapia in casi dove gli antalgici di III livello avevano fallito.
  • Sempre nel 2012 l’OMS ha riconosciuto come nuova cartografia internazionale la cartografia messa a punto dal Prof. Alimì, impostata su studi neuro anatomici.

Principali lavori scientifici pubblicati

 

Per approfondire:
Neuro-Auricoloterapia: l’intero organismo in un orecchio.

 

Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina OmeopaticaHahnemanniana
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