L’Equipe medica dell’Istituto Omeopatico SIMOH, da oltre trenta anni applica le conoscenze mediche dell’omeopatia hahnemanniana al malato oncologico, individualizzando le terapie caso per caso.

Dr Mattia Canetta (Simoh): «La nostra esperienza medica internistica ci insegna che le potenzialità terapeutiche delle alte diluizioni omeopatiche sono molteplici per aiutare il paziente oncologico in molte situazioni cliniche. La valutazione deve essere sempre fisiopatologica e l’approccio terapeutico, personalizzato». 

Sicurezza ed efficacia dei principali rimedi omeopatici di comune uso in ambito oncologico. L’omeopatia nel trattamento dei disturbi collegati a tumori, chemioterapia, radioterapia.

Fonte: ForumSalute – Dr Antonio Marcialis

«Più del 60% delle persone affette da neoplasie ricorre in tutto il mondo alle Medicine Comlementari.

I più importanti Centri internazionali di Oncologia hanno inserito le CAM (Complementary and Alternative Medicines) fra le prestazioni offerte ai loro assistiti. Fra questi, Sloan Kettering Cancer Center di New York (USA) e Dana Farber Cancer Institute di Boston (USA), Royal London Hospital for Integrated Medicine di Londra (Inghilterra), Clinica universitaria di Vienna (Austria) e Centro di Medicina Integrata dell’Ospedale di Pitigliano (Italia).

La Letteratura scientifica evidenzia l’efficacia dell’Omeopatia in termini di miglioramento della qualità della vita e riduzione degli effetti collaterali dei farmaci convenzionali utilizzati nella terapia del cancro. Risulta, dunque, sempre più importante e necessario sostenere correttamente i cittadini nella loro scelta di salute integrata, affidandoli a personale sanitario realmente esperto in Omeopatia, che conosca potenzialità e limiti di questa terapia non convenzionale e sia formato nei concetti dell’alleanza terapeutica

Ritengo importante che un Medico di Medicina Olistica conosca i principali rimedi omeopatici di comune uso in ambito oncologico, in quanto l’Omeopatia è una terapia efficace, priva di effetti tossici, senza effetti indesiderati gravi e soprattutto senza interazioni farmacologiche.

Cito alcuni esempi:
• Per i disturbi ansiosi conseguenti alla [Continua a leggere l’articolo originale]