Dolori mestruali e alimentazione

Quali cibi assumere e quali evitare?

L’alimentazione per i dolori mestruali e per alcuni dei sintomi più fastidiosi della dismenorrea (mal di testa, tensioni addominali, crampi, nausea) può essere alleviati da un’alimentazione adeguata, ricca soprattutto di vitamine del gruppo B e magnesio

Quali alimenti bisogna mettere in tavola durante i giorni del ciclo per controllare meglio il dolore?

Circa la metà delle donne soffre di dismenorrea, ossia dolori mestruali. Di queste, una percentuale pari più o meno a un terzo dei casi accusa una sintomatologia molto intensa, che interferisce negativamente con le normali attività quotidiane e, di conseguenza, con la qualità della vita.

Un ciclo mestruale doloroso è, infatti, un problema che è riconducibile a diverse possibili cause – una predisposizione bio-costituzionale, una anomalia dell’utero, stati di forte stress che possono determinare la diminuzione della produzione di betaendorfine che fungono da analgesici naturali. 

Nell’ambito dei sintomi dolorosi più comuni e ricorrenti vi sono il mal di testa, le tensioni addominali (crampi e spasmi), e nausea che possono essere in parte alleviati anche da una maggior attenzione alla tavola, impostando una dieta che contenga soprattutto vitamine del tipo B e magnesio.

Una alimentazione corretta, per essere efficace in questi casi dovrebbe escludere, o limitare, il consumo di caffè e di alcol: bevande che riducono l’assorbimento del magnesio, il minerale più importante ed efficace per controllare l’intensità delle contrazioni dell’utero e fra gli alimenti cibi troppo grassi e troppo salati, carni rosse e latticini.

Un dismetabolismo di magnesio predispone, infatti, a contratture e crampi di tutti i muscoli, e dunque anche dell’utero. Prima di ricorrere eventualmente a integratori è consigliabile aumentare l’apporto di questo minerale tramite la dieta.

Quindi, quali cibi mangiare o evitare?

Tra i cibi che andrebbero previlegiati vi è sicuramente il pesce azzurro che è ricco di omega 3: gli acidi grassi che riducono anch’essi l’intensità dei crampi mestruali.

Inoltre, bisogna prendere in considerazione alcuni cereali, in particolare i fiocchi d’avena, ma anche altri alimenti quali il lievito di birra secco, il germe di grano, le arachidi, la crusca, i pistacchi, le lenticchie e le noci che contengono la vitamina B1.

Efficaci per combattere il dolore possono essere alcuni semi: quelli di lino (è bene consumarne 1/2 cucchiai al giorno macinati con acqua o anche nel condimento dell’insalata) che limitano il rilascio di alcune prostaglandine o i semi di girasole crudi, ricchi di vitamina E che aiuta ad alleviare il dolore, e che può essere trovata anche nell’olio di germe di grano e vergine di oliva, nell’olio di girasole, nell’olio di semi d’uva e di sesamo, nelle arachidi, nelle mandorle dolci, nei pinoli, nel prezzemolo secco, nella salvia, nel rosmarino e nel timo secco, nel tonno in olio, nella passata di pomodoro, nell’avocado e nelle noci.

Fra i vegetali, sono da considerarsi ottime le barbabietole rosse per l’apporto di magnesio, che esercita una azione antispastica e rilassante sull’utero, ma anche spinaci cotti, ceci cotti, albicocche secche, fagioli bianchi e rossi cotti, mais bollito, broccoli, tarassaco crudo, patate al forno, noci, semi di girasole, mandorle, fichi, fichi secchi, prugne, banane.

Tutti questi alimenti possono essere alternati e integrati anche con i carboidrati complessi (pane, riso e pasta, preferibilmente integrali) che hanno un effetto calmante e le vitamine del gruppo B, in particolare la B1 – presente in cereali integrali, legumi, fegato, molluschi, germe di grano, crusca, funghi e lievito di birra – e la B6 che si trova negli spinaci, nei piselli, nei cereali integrali le quali assicurano il corretto funzionamento del sistema nervoso e sembrano fare diminuire anche i sintomi dolorosi.

Un altro accorgimento contro i dolori mestruali è quello di limitare il consumo di dolci e, in generale, di alimenti a base di zuccheri raffinati. Questi cibi, infatti, favoriscono in modo indiretto la produzione di prostaglandine.

Anche i grassi vanno scelti con attenzione. Si consiglia di consumare meno grassi idrogenati e carni rosse; più alimenti ricchi di omega 3, quali, ad esempio, come abbiamo detto il pesce azzurro.

Anche la ritenzione idrica è nemica delle donne, e non solo durante il ciclo mestruale.

È preferibile, quindi, un’alimentazione povera di sodio e che dia ampio spazio ai cibi in grado di favorire la diuresi. Inoltre, contro i disturbi mestruali è molto utile l’assunzione di tisane a base di erbe emmenagoghe che regolarizzano il flusso e alleviano i sintomi della sindrome premestruale e delle dismenorrea.

 

Comunicazione a cura di:
Centro Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana
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