Lo scorso Maggio si è tenuto a
Hanno collaborato all’evento la Dr.ssa Stella Calderone, endocrinologa e diabetologa e la Dr.ssa Laura Naselli, cardiologa e diabetologa, entrambi dell’equipe medica SIMOH (Per info: SIMOH Tel. 065747841).
L’evento organizzato dalla Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana per tramite del proprio “Laboratorio Culturale Permanente Oida“, era rivolto ai pazienti e ha visto la partecipazione di persone provenienti da varie parti di Roma, tutte interessate alla tematica della nutrizione e della corretta alimentazione.
Alla presenza della Prof.ssa Maria Letizia Salvi, presidente della SIMOH, la manifestazione si è aperta con una introduzione del Dr Mattia Canetta, coordinatore dell’equipe clinica omeopatica dell’Istituto.
Il dr Canetta – specialista in medicina interna e medicina omeopatica – ha voluto ricordare ai partecipanti quanto in medicina omeopatica possa essere significativo e importante il tema dell’alimentazione, visto che proprio il dr Samuele Hahnemann oltre 250 anni fa lo aveva posto ben in evidenza alla classe medica del proprio tempo, unitamente a tutta una serie di regole igieniche e di vita che considerava fondamentali per la salute del paziente individuale.
“Una visione clinica – ha aggiunto il dr Canetta – finalizzata a correlare le cure omeopatiche all’alimentazione, all’attività fisica, alla salubrità dell’ambiente lavorativo, all’igiene personale, all’uso edificante del tempo libero, ecc. Tutti concetti modernissimi per l’epoca e antesignani dei tempi attuali”.
“Un approccio – ha concluso il dr Canetta – di una vera e propria medicina sociale applicata alla singola persona, in cui la storia biologica del singolo individuo si coniuga anche con la sua alimentazione e le sue scelte nutrizionali”.
La Dr.ssa Laura Naselli, Cardiologa e Diabetologa della SIMOH, oltre che specialista in medicina omeopatica, ha maggiormente posto l’accento sul carattere individuale e personalizzato di una corretta alimentazione.
“Non siamo tutti uguali – ha detto la dr.ssa Naselli – ciascuno di noi è diverso da un’altra persona e quello che siamo oggi è profondamente differente da ciò che eravamo 10 anni fa”.
“Le diete fai da te per quanto a volte interessanti e avvincenti – ha aggiunto la dottoressa – non vanno quindi bene e sono da escludere”. Ancora peggio è il seguire una dieta per moda, secondo la corrente del momento.
La fisiologia individuale è sempre speciale, ossia unica e irripetibile e se un approccio dietetico non è realmente costruito sulle necessità individuali e sulla storia biologica personale del paziente, può portare a squilibri fisiologici anche profondi e difficili a volte da recuperare.
Noi siamo ciò che mangiamo, quindi e questa deve essere una regola d’oro da seguire fin dalla scelta dei cibi e dai piatti da preparare.
“Tema importante questo della scelta dei cibi, fin dal momento del loro acquisto – ha aggiunto la dr.ssa Stella Calderone che ha una competenza ultra ventennale nella specialista endocrinologica e diabetologica. “E’ necessario avere le idee chiare ed essere il più possibile consapevoli di ciò che si sta facendo”.
“Un cibo sano, infatti, – ha detto ancora la dottoressa – è un alimento completo e quindi non trattato o peggio adulterato e come tale non è mai un puro carboidrato, o una proteina o un grasso, ma al contrario ogni cibo integrale è sempre un compositum unitario di proteine, carboidrati ecc, necessario a fornire un equilibrato apporto dei diversi nutrimenti.
Molti sono stati nel tempo i modelli utilizzati dalla scienza medica per educare le persone ad una corretta alimentazione, attraverso strategie nutrizionali adattate secondo i tempi e i luoghi. Ma nella realtà pratica, per corrispondere in modo efficacie alle diverse necessità fisiologiche, è necessario interagire in modo concreto con le esigenze individuali di un paziente e non solo adattarsi idealmente ad un modello teorico studiato secondo l’età, il sesso, il peso, ecc.
“La nutrizione va, quindi, personalizzata caso per caso – ha affermato la dr.ssa Calderone – insieme al corretto stile di vita, e alla terapia medica, così da realizzare una nuova cultura dell’alimentazione quale strumento essenziale per edificare la nostra salute”.
Ed è importante una vera e propria educazione alimentare, a cominciare da una corretta lettura delle etichette dei cibi, anche di quelli cosiddetti biologici o biodinamici. Una formazione che nel passato sorgeva spontanea nelle persone, poiché faceva parte dell’educazione familiare, che veniva acquisita spontaneamente in casa sin da bambini per poi essere parte integrante e costitutiva della vita personale di ciascuno.
“Oggi non è più così – ha aggiunto la dr.ssa Calderone che per sua formazione specialistica e pratica medica ha una lunga esperienza clinica nell’ambito della nutrizione adattata ai casi clinici complessi (oncologici, cardiologici, dismetabolici, ecc.).
Nelle famiglie non si ha quasi più l’esperienza del passato, acquisita per saper discernere con buon senso sul come alimentarci. Dobbiamo quindi ricostruire le ragioni e le finalità della nostra alimentazione e capire il valore che una corretta e variegata nutrizione può avere per ciascuno di noi.
“La nutrizione, come molti fattori ambientali, è in grado, infatti, di modificare il nostro dinamismo funzionale – ha aggiunto ancora il dr. Canetta – il come funzioniamo e il come reagiamo biologicamente nelle diverse situazioni. E’ il nostro profilo epigenetico, che viene ad essere interessato, ossia quel profilo che a sua volta svolge un ruolo importante nell’ “accensione/spegnimento” dei geni, andando a regolare, in termini più specifici, l’espressione genica individuale”.
Tutti fattori che sono alla base di una salute stabile e che perdura nel tempo.
di Alessandro Cenci
Per maggiori informazioni:
Sezione “Alimentazione e Nutrizione individuale”
Istituto Omeopatico SIMOH
Tel. 06.5747841 – info@omeopatiasimoh.net
Comunicazione a cura di:
Centro Studi e Ricerche Biomediche SIMOH
Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana
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