Attività Fisica Intensa

SportTerapia: il Movimento è Salute

Nell’attività fisica intensa un sostanza chiamata SPARC elimina naturalmente le cellule pretumorali nel colon.

Uno studio giapponese condotto presso l’Università Ritsumeikan a Kusatsu e pubblicato a Maggio 2017 sulla rivista Medicine & Science in Sports & Exercise ha rivelato che l’attività fisica molto intensa induce il rilascio da parte dell’organismo di una molecola “anticancro” chiamata SPARC, che potrebbe aiutare a prevenire il cancro del colon.

In passato diversi studi su campioni di popolazione hanno evidenziato che coloro che sono fisicamente attivi hanno un rischio ridotto di cancro del colon.

Nella prima parte di questo lavoro, condotta su animali, si è osservato che in risposta all’attività fisica intensa i muscoli degli animali producono la molecola SPARC e che questa uccide le cellule pretumorali nel tratto digerente.

Nella seconda parte dello studio gli esperti hanno misurato i livelli di SPARC in un campione di individui prima e dopo che questi praticassero un ciclo di attività fisica intensa con la bici (sei scatti intervallati da brevi periodi di recupero), potendo così valutare che anche nelle persone la molecola SPARC aumenta dopo l’attività fisica.

La molecola potrebbe quindi proteggere anche il colon umano dall’accumulo di lesioni pretumorali, eliminando le cellule responsabili di queste lesioni.

Gli effetti dell’attività fisica sul cancro del colon sono quelli più studiati. In ambito scientifico disponiamo oggi di più di 50 ricerche specifiche di buona qualità che dimostrano una riduzione del rischio di ammalarsi, proporzionale all’intensità, durata o frequenza della pratica sportiva.

Alcuni studi stimano che le persone attive abbiano un rischio di sviluppare questo tipo di tumore inferiore del 30-40% rispetto alle persone sedentarie.

I benefici massimi si ottengono con 30-60 minuti di attività fisica intensa (come una corsa ad andatura sostenuta) al giorno, ma anche un impegno minore apporterà benefici in proporzione, purché sia un’attività continuativa e non spezzata nell’arco della giornata. L’effetto protettivo è dimostrato con certezza per il colon, un po’ meno per il cancro del retto.

Muoversi riduce la massa corporea (e l’obesità è un fattore di rischio importante per questo tumore), ma anche il tempo di contatto tra le sostanze di scarto e la parete intestinale, riducendo quindi gli effetti tossici e infiammatori.

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