teenagerOmeopatia, medicina di prima scelta:
Da recenti stime del Royal London Homeopathic Hospital, emerge che l’omeopatia è una medicina di prima scelta nelle patologie acute più diffuse come:

  • quelle delle vie respiratorie,
  • del sistema vascolare,
  • dei disturbi gastrointestinali e della pelle,

come pure delle affezioni allergiche e delle varie forme dei disturbi d’ansia.

Ma le affezioni croniche recidivanti sono quelle dove l’omeopatia esprime al massimo la sua potenzialità di intervento.

I costi sanitari:
In Italia, di fatto, i medicinali omeopatici sono tutti acquistati direttamente dal cittadino, che così si prende cura della propria salute senza gravare sul Servizio Sanitario Nazionale.

Le medicine non convenzionali in genere e l’omeopatia in particolare riducono, quindi, la spesa sanitaria e allungano la vita? A sostenerlo è uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista European Journal of Health Economics e condotto da due costi sanitariricercatori olandesi, Peter Kooreman ed Erik W. Baars dell’università di Tilburg.

I ricercatori hanno analizzato i dati assicurativi di circa 150 mila persone in un periodo di tempo che va dal 2006 al 2009. Gli studiosi hanno confrontato in particolare il costo del medico di medicina generale, le cure ospedaliere, la spesa farmaceutica e quella per attività paramediche, le date di nascita e morte degli assicurati.

Dall’analisi è emerso che i pazienti dei medici che hanno maturato anche una formazione in medicina non convenzionale, presentano un tasso di mortalità inferiore fino al 30% ed una analoga riduzione della spesa per le cure, con percentuali che cambiano in relazione alla fascia di età e al tipo di medicina complementare utilizzata.

Per i ricercatori olandesi la minor spesa sanitaria è attribuibile ad un numero inferiore di ricoveri ospedalieri e ad un ridotto ricorso a medicinali da prescrizione. In altre parole, i medici formati nelle medicine non convenzionali tenderebbero a privilegiare la prevenzione e a promuovere la salute piuttosto che ricorrere a trattamenti farmacologici intensivi senza ragioni motivate.

Alcune note conclusive:
E’ necessario precisare che le informazioni che vengono qui fornite costituiscono solo la sintesi di alcuni dei dati messi a disposizioni da vari fonti (organismi nazionali ed internazionali, pubblici e privati), con lo scopo di porre in evidenza la rilevanza sociale o economico/commerciale, relativa alla pratica della medicina omeopatica.immagine naturopatia3

Queste informazioni sull’omeopatia non consentono di indagare né l’ambito clinico, né le metodologie applicate, né la loro corretta corrispondenza alle rigorose e ben codificate procedure sperimentali proprie della tradizione medica hahnemanniana e pertanto non possono costituire un dato esaustivo dello sviluppo della medicina omeopatica hahnemanniana in Italia e nel mondo, ma solo una panoramica fotografica che attesti quanto viene praticato oggi in campo medico sotto il nome (a volte confuso o abusato) di omeopatia.

E’ necessario, infatti, tenere ben presente che una parte della pratica sanitaria che oggi opera sotto il nome di ”omeopatia”, travalica spesso i dettami della medicina omeopatica stessa, modificandone arbitrariamente i principi e le metodologie, in particolare per quanto concerne la preparazione farmacologica dei medicinali.

Un medicinale, infatti, si può definire ”omeopatico” solo se è stato preventivamente sottoposto ad una rigorosa sperimentazione su uomo sano ad alte diluizioni (e non certamente a dosi ponderali, come a volte viene erroneamente scritto), avendo così prodotto un preciso quadro sintomatologico sperimentale.

Modificare un tale protocollo sperimentale, snatura del tutto lo statuto epistemologico della medicina omeopatica.

omeopatia

N.B. La documentazione è stata redatta a cura dell’Ufficio Studi SIMOH. Per la stesura del presente documento si ringrazia:

  • EURISPES; ISTAT; DOXA;
  • WHO; L.M.H.I.;
  • EMG Acqua;
  • Trasparency Market Research (USA);
  • Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (ONDA); 
  • Omeoimprese;
  • Royal London Homeopathic Hospital;
  • Società Editrice Universo; 
  • European Journal of Health Economic;
  • Quotidianosanita.