Dr Alberto Laffranchi

Dr Alberto Laffranchi

Con piacere condividiamo qui di seguito l’articolo del Dr Alberto Laffranchi pubblicato sul sito della Siomi il 3 novembre 2019.

Alberto Laffranchi è Medico Chirurgo, Dirigente medico presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, Coordinatore scientifico e responsabile del Gruppo Me.Te.C.O. (Medicine e Terapie Complementari in Oncologia), Vincitore del Premio Tiziano Terzani 2008 per l’umanizzazione della Medicina.

 

«QUESTI CONTINUI ATTACCHI all’OMEOPATIA CHE SCOPO HANNO?».

“[…] I primi approcci omeopatici, me li hanno insegnati i malati che stavano meglio, o risolvevano problematiche iatrogene [malattie causate dai farmaci, ndr] proprio grazie all’Omeopatia, se correttamente prescritta da bravissimi medici omeopati, a cui va tutto il mio rispetto e la massima stima. […] Dalla fine degli anni ’90 ho di fatto visto e curato con successo ben oltre 2.000 pazienti, per l’80% malati oncologici, con la finalità di minimizzare e ridurre gli effetti collaterali delle terapie oncologiche: Radioterapia, Chemioterapia, Chirurgia.

[…] In molti casi la terapia Oncologica ha potuto essere conclusa e non è stata sospesa, proprio grazie all’uso dei farmaci omeopatici; che hanno […] migliorato l’emocromo, fatto salire sia i globuli rossi e quelli bianchi, sia le piastrine, regolarizzato i disturbi intestinali (diarrea/stipsi, anche con l’aiuto di probiotici), ridotto e spesso risolto le nevriti periferiche, le mucositi del cavo orale e delle mucose in genere, ridotto o annullato i dolori articolari; inoltre, hanno consentito un buon recupero delle forze fisiche, solo per citare le patologie più comuni”.

[…] Per i risultati continui e costanti che l’Omeopatia offre, l’imperativo dovrebbe essere: studiamola e utilizziamola per quello che vale, nell’ottica di una Medicina Integrata”.

 

N.B. Per leggere l’articolo originale completo clicca QUI