Prof. Paolo Bellavite, Università di Verona

Prof. Paolo Bellavite, Università di Verona

Riportiamo qui di seguito un commento scritto dal Prof. Paolo Bellavite dell’Università di Verona, in occasione dell’ennesima comparsata mediatica di qualche negazionista dell’omeopatia, le cui parole in libertà esprimono non più le sole credenze individuali nell’ambito di un più che legittimo diritto alla libertà di opinione e di espressione; ma sembrano ormai diventate azioni mediatiche mirate ad essere parte integrante di una vera e propria campagna denigratoria delle altrui professionalità.

Una operazione del “dire male” fatta di balle su balle, reiterate in modo continuativo in ogni dove, a tutte le ore del giorno e formulate ad hoc contro un intero settore medico-scientifico selettivamente attenzionato; anche grazie ad una comunicazione mediatica apparentemente acquiescente nell’escludere quasi totalmente – se non totalmente – la possibilità di contraddittori seri e scientificamente competenti sulla materia.

Tutto questo va evidentemente a grave discapito di una corretta divulgazione scientifica in modo del tutto inaccettabile, determinando non solo concreti danni a più livelli, ma anche disorientamento e seria confusione nell’opinione pubblica, con l’evidente rischio di pericolosi falsi allarmismi.

«Ragazzi io finora mi ero limitato a controbattere ai critici della medicina omeopatica, che ho studiato per 30 anni, con argomenti pacati e basati su evidenze scientifiche. 

Però quando leggo certe balle spiattellate in TV dall’esperto dell’ultima ora, mi domando veramente se sia una strategia giusta.

balle volantiEcco quindi che ribatto al “ragionamento” del tappeto volante (oltretutto vecchio e ripetuto alla nausea) con la stessa moneta.

La medicina omeopatica è la medicina VERA, quella che ha come obiettivo e metodo la guarigione del malato, visto nella sua individualità e globalità biopsicofisica (medicina sistemica). In questo senso la si potrebbe paragonare a un paracadute, perché impedisce la caduta più drammatica negli attrattori patologici. 

La medicina allopatica [terapia farmacologica convenzionale, NdR] e i vaccini sono una medicina ALTERNATIVA, che non cura la persona o l’ambiente ma sopprime i sintomi o sostituisce microbi veri con quelli artificiali. In questo senso la si potrebbe paragonare ad un tappeto volante su cui alcuni apprendisti stregoni lanciano in volo la gente che non sa del pericolo, e se sa non ha scelta.

Hahnemann disse ”l’allopatia è un gioco irresponsabile con la vita del paziente”.
Chi conosce quello che penso e scrivo seriamente, sa che non disprezzo né la allopatia (ho persino scritto lavori scientifici su aspirina, ticlopidina, diclofenac, adiuvanti, ecc), né i vaccini, che in particolari occasioni potrebbero essere utili.

Ma penso VERAMENTE che si tratta di approcci terapeutici e preventivi ALTERNATIVI, cioè da utilizzare DOPO aver tentato inutilmente strade più naturali e rispettose della fisiologia, con meno rischi.

Prima omeopatia, fitoterapia e agopuntura, attività fisica, postura corretta, igiene e disinfezione delle ferite, buona nutrizione; e poi, in ALTERNATIVA, dosi allopatiche di sostanze chimiche o intrugli alluminiosi.

Prima il paracadute, poi il tappeto volante. Ma attenzione agli apprendisti stregoni».

Paolo Bellavite
M.D. Specialista in Ematologia Clinica, Ricercatore dell’Università degli Studi di Verona, Autore di oltre 250 lavori scientifici, già Professore di Patologia Generale e tra i fondatori dell’Istituto di Patologia Generale presso gli istituti biologici della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona