img_1464Arnica montana Stimulates Extracellular Matrix Gene Expression in a Macrophage Cell Line Differentiated to Wound-Healing Phenotype

Lo studio, pubblicato su PLOS ONE dal gruppo di ricerca guidato dal Prof. Paolo Bellavite dell’Università di Verona, documenta l’attività di Arnica montana, in varie diluizioni/dinamizzazioni omeopatiche, nella riparazione delle ferite.

Arnica Montana omeopatica agisce sui macrofagi modulando alcuni geni coinvolti nelle dinamiche di riparazione dei tessuti e aumentando la motilità cellulare.img_1463

“In un primo lavoro – spiega il Prof. Bellavite – avevamo dimostrato che in presenza di Arnica i macrofagi aumentano l’espressione di geni coinvolti nella sintesi delle chemochine, sostanze importanti per richiamare le cellule nel luogo della lesione e per promuovere la ricrescita dei vasi. Visto il promettente risultato del primo studio, si è proceduto all’analisi della totalità dei geni espressi dai macrofagi (migliaia), con una tecnica chiamata “Next-generation sequencing”.

“Si è evidenziato quindi – conclude Bellavite – l’aumento statisticamente significativo di 7 geni di cui 3 collegati alla matrice extracellulare del tessuto connettivo, come la fibronectina. L’importanza funzionale dell’effetto di Arnica è sottolineata anche dalla scoperta che se si opera artificialmente un graffio del monostrato cellulare, i macrofagi lo riparano più velocemente.”

APPROFONDIMENTO su MACROFAGI
Come è ben noto i Macrofagi sono essenziali per riparare i tessuti e per l’ipertrofia muscolare. Essi sono cellule bianche del sangue che inglobano le cellule danneggiate e favoriscono la riparazione dei tessuti.

Già nel 2009 i Ricercatori del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL) di Monterotondo, vicino a Roma, in uno studio pubblicato su Proceedings National Academy of Sciences, avevano dimostrato che i macrofagi sono importanti per la riparazione delle cellule muscolari a seguito di incidenti.

Bloccando l’attività dei macrofagi vi è era stata una diminuzione nella riparazione dei muscoli dopo un incidente indotto.

L’attività dei macrofagi è quindi parte della risposta infiammatoria ad es. in un allenamento intenso ed è necessaria sia per riparare i muscoli che per l’ipertrofia che accompagna proprio l’allenamento intenso.

Gli scienziati stanno iniziando a riconoscere che l’infiammazione è una parte naturale della risposta del corpo all’allenamento fisico. Una infiammazione importante può però interferire con il recupero e l’intensità dell’allenamento. E l’interferenza con l’infiammazione moderata rallenterà la risposta all’allenamento e ostacolerà la riparazione dei tessuti. Un problema, quindi, che spesso si pone è come poter evitare che l’infiammazione indotta dagli allenamenti intensi possa portare nel lungo termine a fenomeni degenerativi o a danno d’organo.